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Questioni di FAMIGLIA

Dopo giorni di molteplici e contrastanti notizie, opinioni e articoli in merito, dopo tanta confusione, falsi moralismi, trasmissioni sbagliate e dicerie indicibili, eccomi qui a parlarne anche io, a cercare di mettere un punto lì dove ne sarebbero necessari parecchi. Si è parlato di famiglia, di famiglie, naturali e non, di com’è cambiata la società, di come potrebbe cambiare ancora.

Una tra le più conosciute definizioni è la seguente : “ FAMIGLIA è un nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro col vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità “. Non è certo l’unica e sola … e già in questo primo caso non si fa riferimento ad alcun sesso “giusto”!

Condivido allora una tra le definizioni che più mi piace portare ad esempio, quella di Aristotele, per il quale la famiglia è il nucleo fondamentale della società, il suo primo mattone costitutivo: “senza la famiglia non esisterebbe il resto della comunità politica (quello che Hegel chiamerà Stato)”. La famiglia è intesa in opposizione al singolo individuo, che da solo in quanto singolo non è numericamente in grado di essere società. Farà successivamente riferimento all’uomo e alla donna per “cagione di conservar la generazione”, ma pare non si sia mai posto la questione e nemmeno abbia mai escluso esplicitamente la possibilità di famiglie omosessuali.

Ecco il punto sul quale vorrei che ognuno di noi rivolgesse un pensiero : da una parte un uomo del 300 a.c., un filosofo tra i più influenti del mondo occidentale, dal pensiero innovativo, capace tuttavia di definire oggettivamente la famiglia; dall’altra noi tutti, grandi uomini e donne moderni del ventunesimo secolo, noi che sappiamo tutto e che siamo sempre pronti a metterci in gioco, noi che costantemente riusciamo ad esporre un pensiero e a rinnegarlo qualche istante dopo a seconda dei gruppi di cui facciamo parte, noi, capaci di denigrare il termine famiglia solo per preconcetti e ignoranza.

In questo secolo di innovazioni, di mode, di “emancipazioni” più o meno reali, di “libertà di pensiero” più o meno veritiera, di uomini su Marte e donne denominate tali ma con “qualche segreto”, possibile ci si scontri ancora in maniera incivile e, soprattutto, con argomentazioni così povere di contenuti? Da anni siamo tartassati da programmi televisivi in cui si discute in merito all’etica dell’amore, giusto solo se tra uomo e donna, dannato e inconcepibile solo se tra sessi differenti … e adesso riviviamo lo stesso marasma per il concetto di famiglia. Ognuno si sente poi in diritto di inveire contro l’altro per un pensiero diverso in merito, e tuttavia tutto questo litigare non porta a nulla di buono. Da giorni continuiamo a dividerci tra atei e religiosi, politici e non, omosessuali e “normali”, sul vero significato di questo termine tanto intenso. Ma perché litigare quando tutto è ormai così evidente? Forse Aristotele aveva visto molto più lontano di quanto non si riesca a fare adesso, parlando di nucleo fondamentale della società? Forse abbiamo dimenticato quanto contino i valori della famiglia? Il nucleo di cui si tratta, composto da uomini e donne, da soli uomini o da sole donne, non è forse la stessa base di partenza? Se due esseri, qualsiasi sia il sesso, sono capaci di regalarsi emozioni, amarsi, credere nella loro unione e immettere nella società parte dell’amore che essi provano, forse non possono essere inclusi tra quegli esseri capaci di riprodurre l’alimento principale alla base della società ? Se degli esseri, di qualsiasi sesso, sono capaci di condividere questo grande amore e dei valori e principi forti con i loro stessi bambini, che differenza può fare ciò ? Cosa ci spinge a definire famiglia reale un insieme di persone piuttosto che un altro? I pregiudizi? I pensieri di altra gente vicina? La paura di esporsi? Chi ci da il diritto di capire quale sia il modello di famiglia davvero giusto in un mondo talvolta campato in aria? Non capisco tutto questo polverone ! Insomma: cos’ha di “giusto” una famiglia disastrata, composta da un uomo e una donna, i quali non si amano, litigano tutti i giorni, intrappolati in un legame malato fatto di bugie, tradimenti, talvolta anche atti di violenza persino nei confronti dei bambini ? E cos’ha di “giusto” una coppia che non può avere bambini ma che, per formare la famiglia in cui crede, decide di adottare un bambino o di ricorrere ad inseminazioni artificiali o a chissà quale altra “esperienza non naturale”? E ancora, cos’ha di “giusto” una madre o un padre capace di uccidere il proprio bambino, magari solo perché piange o per punire il compagno ? Famiglia è quel posto speciale dove tutto trova un senso, dove il mondo esterno resta sulla soglia della porta per dar spazio all’armonia, alla condivisione, alle emozioni, alla complicità, alla forza e alla voglia di vivere. Famiglia è quel pezzo di mondo dove tutto ha motivo di trovare una soluzione, dove attingere forza e coraggio, dove trovare radici solide, dove evadere quando qualcosa fuori non va. Famiglia è quel pezzo di mondo imperfetto dove tutto trova tuttavia un senso. E tutto questo come sempre non ha colore, non ha religione, non ha sesso, non ha razza, non ha età.

Sarò strana, matta o forse solo stanca di stereotipi, luoghi comuni … sono una donna innamorata di un uomo, sposata in chiesa per scelta e per fede, con un pancione sempre più grande e un bambino in arrivo. Ciò dovrebbe farmi sentire speciale o “giusta”, invece l’unico mio pensiero è che tutti possano avere la possibilità di vivere quello che questa unione mi regala ogni giorno, la possibilità di creare una famiglia che possa costituire un valore aggiunto per una società spesso spenta e svuotata … ❤️

Autore:

Scrivo per emozionare, per lasciare qualcosa di me, per condividere momenti di vita, per provare a migliorare anche solo un istante di chi trova un briciolo di tempo da dedicarmi

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