Pubblicato in: Senza categoria

Io tu e il corona …

Vorrei si tornasse velocemente indietro, al tempo in cui il termine CORONA era legato a tutto tranne che ad una minaccia globale. La buonissima birra bionda, sale e limone, seduti su un muretto o in riva al mare. Il copricapo che indossano i re e le regine. Il personaggio famoso che ha deliziato i giornali di tutta Italia con i suoi comportamenti e le sue vicissitudini. Invece niente di tutto questo. Corona è il nome del nostro nuovo nemico, quello a cui abbiamo permesso di renderci deboli, quello che ci ha fatti letteralmente impazzire, quello che ci tiene barricati in casa, quello per cui ogni attività resta chiusa dalle 18.00 alle 06.00 del mattino. Talmente potente da impedire quasi di vivere. Un nuovo modo di trascorrere le giornate: programmi televisivi senza pubblico, distanza di un metro o più, blocco di qualsiasi assemblamento (sia esso di carattere ludico o meno), smart working, zero viaggi, voli cancellati e supermercati vuoti. Abbiamo sbagliato. Abbiamo sottovalutato il problema e non lo abbiamo gestito fin da subito. Abbiamo perso tempo a criticare, e abbiamo totalmente perso di vista l’obiettivo. Ci siamo lasciati prendere dal panico, non ci siamo documentati ma abbiamo condiviso opinioni solo per sentito dire. Abbiamo riempito treni e aerei e bus, abbiamo stretto mani, abbiamo svuotato i supermercati. Abbiamo perso del tempo a scrivere e dire scemenze sostenute da tanta ignoranza. Siamo stati superficiali … e adesso? Adesso scontiamo anche il comportamento stupido di chi, malato, è partito perché pare gli crollasse la casa addosso (meglio far girare il virus, non si sa mai che si scocci a stare a casa). Scontiamo la voglia matta dei giornalisti di seminare il terrore inizialmente con raffiche di notizie sulla quantità di morti (sempre opinabile e mai davvero certificata) e adesso sul terrorismo psicologico per indurre tutti a barricarsi in casa. Una cosa è certa però: tutto questo marasma ci sta danneggiando! Che ne sarà di tutti quegli imprenditori che dovranno comunque sostenere delle ingenti spese senza, tuttavia, alcun guadagno? Che ne sarà di tutte quelle persone che vivono di turismo, che volente o nolente hanno a che fare con il pubblico? Che ne sarà di quei detenuti che, male informati o forse solo troppo furbi, stanno generando una serie di brutto eventi all’interno delle carceri? So per certo che ce la faremo, torneremo più forti, col tempo, ma adesso serve pazienza. Quindi smettetela di riempire i supermercati, stare lì dentro tutti insieme non è forse un pericolo per voi stessi e per gli altri? Smettetela di organizzare feste e pranzi e cene con tanta gente perché “vi mancate”, per fortuna la tecnologia ci permette di essere vicinissimi e di regalarci tanti sorrisi senza alcun pericolo. Adesso basta ignoranza, basta affollare treni bus e aerei, basta far finta che non sia successo niente. Non siamo stati bravi a contenere prima il problema? Va bene, lo penso anche io, ma oggi possiamo fare la differenza. Siate intelligenti !

Autore:

Scrivo per emozionare, per lasciare qualcosa di me, per condividere momenti di vita, per provare a migliorare anche solo un istante di chi trova un briciolo di tempo da dedicarmi

Lascia un commento